Le visure camerali nella vicenda dei crediti mai restituiti

In Friuli Venezia Giulia il 2015 è stato un anno in perdita per la Direzione centrale finanze: più di mezzo milione di euro, prestati alle aziende, non sono mai stati restituiti.

 

Il quadro

Che sia per fallimenti, sparizioni o truffe, la Giunta si vede costretta ad annullare i crediti che ha concesso, perché anche dopo essere ricorsa alla legge, non è riuscita a recuperare niente. Il denaro rientrava in gran parte nei fondi assegnati al progetto europeo Obiettivo 2 2000-2006 e precedenti.

 

Fallimenti

L’estate scorsa la Regione ha dovuto rinunciare a 37.577,40 euro che aveva prestato a una ditta di Gorizia. Il contributo di 74.800.000 lire era stato concesso nel 1998 all’azienda, che tre anni dopo aveva ottenuto altre 72.760.000 lire, per poi cambiare nome e fallire nel 2004.

Alla fine di settembre la Regione ha rinunciato a riavere indietro da una società di Trieste, fallita nel 2013, 336.432,26 euro.

 

Sparizioni

Il 25 settembre, sono stati salutati altri 72.945,70 euro, concessi nel 2004 a una ditta di San Dorligo della Valle. Nel 2009 e 2010 si era deciso di fare dei controlli, perché l’azienda non aveva fatto la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Non è stato trovato nessuno in sede: i rappresentanti dell’azienda erano spariti, il capannone e gli uffici erano chiusi e restavano solo dei macchinari.

Il contributo è stato revocato ed è stata chiesta la restituzione dei soldi, mai avvenuta, anche con l’emissione di un decreto ingiuntivo e il pignoramento dei mobili.

La società era fallita, l’attivo era minimo e la coda dei creditori davanti alla Regione molto lunga. Nulla da fare: l’Avvocatura regionale ha detto che ormai quei soldi potevano considerarsi persi.

 

Visure camerali e caccia ai liquidatori

Nel 2004 un Centro di Tavagnacco aveva ottenuto un prestito di 35.396,82 euro. Nel 2007, facendo un controllo sul codice fiscale, compariva il nome di un’altra società, di Roma, in liquidazione. Era stata chiesta la restituzione del denaro, maggiorato degli interessi, ma nel 2008 era stato impossibile consegnare il decreto ingiuntivo al liquidatore, deceduto. Tramite una verifica delle visure camerali, è stato possibile risalire all’amministratore e socio unico dell’azienda, che però si era dimesso nel 2007 da ruolo di liquidatore. Gli era stato chiesto a chi ci si sarebbe potuti rivolgere per consegnare il decreto di revoca del contributo, ma nel 2011, mentre i funzionari della Regione cercavano di risolvere la situazione, era arrivata la notizia della morte dell’amministratore. Credito perso.

 

Altri casi

Ampezzo: 110mila euro concessi nel 2003 e non recuperati dalla Regione, nonostante la vincita della causa.

Tolmezzo: 28.496,95 euro non recuperati per fallimento.

Torreano: altri 30mila euro non recuperati

 

Volendo fare del bene…

Il Documento Unico di Programmazione Obiettivo 2 della Regione prevedeva fondi a sostegno di attività quali la crescita, l’occupazione, la riconversione e l’innovazione produttiva delle aree Il piano finanziario prevedeva 321,8 milioni di euro di spesa pubblica. La Regione e altri Enti beneficiari versarono circa 67,6 milioni di euro.

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