Trasduttori: cosa sono e a cosa servono

Un’azienda che si appresta a migliorare la propria automazione dovrebbe puntare su trasduttori di alta qualità. Non tutti però, sanno cosa sono questi componenti e qual è il loro scopo. 

In realtà, esistono diverse modalità di trasduttori presenti sul mercato. Per riuscire a comprendere quali sono le caratteristiche e le funzionalità di ogni modello, ecco tutto quello che c’è da sapere in merito a tali componenti. 

Trasduttori: cosa sono? 

Come prima cosa, occorre comprendere cosa sono i trasduttori. Ebbene, questi componenti sono degli elementi che si occupano principalmente di misurare una grandezza fisica e di convertirla in modo da alterarne le caratteristiche. In pratica, tali componenti hanno il compito di identificare una grandezza fisica e attribuirgli un valore, trasformandola o convertendola allo stesso tempo

Spesso la parola trasduttore viene usata come sinonimo di sensore. Tuttavia, ciò non è propriamente esatto. Infatti, i trasduttori non sono sensori anche se svolgono un ruolo simile. 

La differenza principale sta nel segnale elettrico convertito, che nel trasduttore diventa una sorta di “vettore” ed è imprescindibile per riuscire a memorizzare informazioni e per trasmetterle agli altri macchinari. Ecco perché i trasduttori sono anche elementi fondamentali quando si parla di automazione e rivoluzione industriale

A cosa servono i trasduttori? 

A questo punto, bisogna capire a cosa servono i trasduttori. In parte ciò è stato già spiegato in precedenza, ma è opportuno ampliare questo concetto. 

A livello industriale, i trasduttori possono essere considerati dei convertitori o trasformatori delle grandezze fisiche. Dunque, il loro scopo in un sistema industriale è quello di trasformare le grandezze misurate, come velocità, peso, pressione e temperatura, in impulsi di intensità variabile. 

Quindi, ancora una volta è bene ribadire come i trasduttori siano essenziali nei sistemi di automazione di un’azienda perché permettono la regolazione automatica dei macchinari in base alla grandezza misurata. 

Quali tipologie di trasduttori esistono? 

Come detto in precedenza, non tutti i trasduttori sono uguali. Infatti, esistono diverse tipologie che servono in diverse occasioni. Quali sono le più comuni e ricercate? Eccole di seguito, cercando di comprendere quali sono le caratteristiche principali di ogni tipologia

Trasduttori di pressione: sono tra i trasduttori più comuni presenti in circolazione. Come si può intuire anche dal nome, questi elementi si occupano di convertire e trasformare la pressione in impulso elettrico da far registrare ai macchinari. Sono composti da un elemento di rilevazione della pressione e da altri componenti che riescono a convertire il valore misurato in impulso, trasmettendolo altrove. 

Trasduttori di temperatura: un trasduttore di questo genere funziona in modo specifico. Infatti, tale componente permette di trasformare la temperatura in un determinato valore di resistenza elettrica. Per svolgere un buon lavoro, un trasduttore del genere deve poter avere due qualità fondamentali, vale a dire la linearità e una longevità costante nel tempo. Solo in questo modo si può avere un sistema potente e affidabile nella propria azienda.  

Trasduttori di forza o peso: i trasduttori di forza, conosciuti anche con il nome di trasduttori di peso, sono utili per diverse ragioni. Questi elementi spesso sono configurati per l’elettronica di condizionamento esterna oppure per quella integrata. Inoltre, questi componenti possono essere usati anche per la misura a compressione. Da non dimenticare il fatto che alcune aziende realizzano trasduttori di questo genere che siano personalizzati, così che possano adattarsi alla perfezione alle proprie esigenze. 

Trasduttori di velocità: sono tra i trasduttori più comuni nelle aziende. Questi sensori si dividono in due tipologie differenti, vale a dire lineari ed angolari. Questi sensori possono avere differenti applicazioni, ma spesso vengono usati in alcuni strumenti utili e funzionali come i tachimetri aziendali. 

Come sfruttare al massimo i trasduttori? 

I trasduttori come tutti gli altri componenti industriali possono presentare problemi o complicazioni. Ad esempio, questi elementi spesso si surriscaldano e non riescono a funzionare nel modo giusto. Per questa ragione, ci vuole una continua manutenzione affinché la loro efficienza non sia dimezzata. 

Inoltre, è importante sempre scegliere dei trasduttori che possano essere di alta qualità. In questo modo si può essere sicuri di avere a disposizione dei componenti capaci di durare nel tempo e di lavorare costantemente senza interruzioni. In aggiunta, è appropriato assicurarsi che i trasduttori scelti abbiano una buona stabilità, perché questa qualità è fondamentale per assicurarsi un lavoro preciso e scrupoloso.

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