Su dati Isnart le previsioni di Vamonos Vacanze sul turismo culturale in Italia: «oltre la metà è costituita dai flussi italiani con 96 milioni di presenze, mentre la quota internazionale si attesta a 78 milioni» sottolineano gli analisti di Vamonos-Vacanze.itche per il 2024 hanno calcolato un incremento dell’11% rispetto al 2023.
«Il nostro patrimonio culturale è la seconda motivazione di vacanza in Italia, subito dopo quella naturalistica» evidenziano gli esperti di Vamonos Vacanze (www.vamonos-vacanze.it), il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo.
Tra pernottamenti in strutture ricettive ed alloggi in abitazioni private, i dati dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) elaborati per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio indicano 142 milioni di presenze nel 2022 di cui il 55% costituito da flussi italiani (78,8 milioni) ed il 45% da flussi internazionali (63,6 milioni).
Su questi numeri e basandosi anche sulle proiezioni dell’Istituto di Ricerca IRCM (www.ircm-ricerca.com), Vamonos-Vacanze.it ha calcolato il trend per il 2023-2024, mettendo in evidenza un incremento dell’11% per ciascuno degli ultimi 2 anni, per un totale di 174 milioni di presenze nel 2024, di cui 96 milioni provenienti dall’Italia e 78 milioni provenienti dall’estero.
Quale è l’idealtipo del turista culturale che sceglie il Bel Paese? «Il profilo è del tutto trasversale perché si tratta di un viaggiatore alla ricerca e all’apprezzamento del patrimonio storico-artistico ed architettonico, ma anche ai tesori naturalistici ed all’enogastronomia, insomma attento alla cultura a 360 gradi» rispondono gli specialisti di Vamonos Vacanze, confermando i dati Isnart secondo i quali anche i turisti stranieri sono guidati dalla voglia di novità (22%) e da quella di scoprire la nostra enogastronomia (18,1%).
Per chi vuole abbinare cultura, natura e avventura, l’ideale è sulla piattaforma Vamonos-Vacanze.it, dove scegliere tra le molteplici possibilità disponibili per uscire fuori dalla propria comfort zone e farsi travolgere da una valanga di emozioni e sensazioni nuove, per chi è aperto a nuove conoscenze ed abbia voglia di raccontarsi e di ascoltare.
«Una volta a destinazione, il turista culturale si dedica avisite in centri storici (35,3%), monumenti (30,1%), palazzi e castelli (28%), musei (25,3%) e siti archeologici (18%). Ma il dato più interessante è quello che vede il turista culturale fare anche tanteescursioni e gite nella natura (57,1%), più del turista medio italiano (47%)» osserva l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.
Secondo Vamonos-Vacanze.it, la tendenza vede prevalere il web e le app, anche per il turismo culturale.«I viaggiatori sono altamente digitalizzati: in fase di prenotazione è il 72% dei turisti ad utilizzare esclusivamente canali online» mettono in evidenza i responsabili del tour operator specializzato in vacanze di gruppo.
Questa è la fotografia scattata dal tour operator che ha infine osservato che per ispirarsi e cercare informazioni prima di scegliere un viaggio l’82% dei viaggiatori usa esclusivamente il web, mentre solo il 2% usa esclusivamente il canale offline ed il 16% usa entrambi i canali.
«Certo è che nelle nostre previsioni il canale online del turismo chiuderà il 2024 con un fatturato di 35 miliardi di euro: +11% rispetto al 2023» concludono i responsabili della piattaforma Vamonos-Vacanze.it. Insomma il web giocherà un ruolo sempre più decisivo nel turismo, sia nella diffusione di informazioni logistiche ed esperienziali che al momento di concretizzare un viaggio.
La spesa media giornaliera? «La spesa media per una giornata al mare sarà quest’anno di 140 euro; ma per gli acquisti di beni e servizi durante la vacanza chi viaggia per motivi culturali spende sensibilmente di più: 160 euro» prevede Vamonos-Vacanze.it.
Il budget giornaliero “culturale” include 80 euro pro capite per l’alloggio, 30 euro per ristoranti e pizzerie, 25 euro per attività ricreative, 25 euro per i musei e monumenti.
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